mercoledì 26 agosto 2015

I CARMINA BURANA TORNANO A RIEMPIRE L’ARENA DI VERONA – MARTEDI’ 25 AGOSTO 2015

Torna col medesimo successo dell’anno scorso il più noto componimento di Carl Orff all’Arena di Verona. L’impianto scenografico resta sostanzialmente quello del 2014, eccezion fatta per il fuochi d’artificio sospesi per questa edizione. Molti cambi di luce dai toni forti colorano lo sfondo dei gradoni arricchendoli di effetti visivi, con qualche arredo preso in prestito dalle produzioni in corso. Si ripete dunque il giro della Ruota della Fortuna cantata dai Clerici vagantes, da cui prende il via e ritorna l’intero corpus di 24 poemi, musicati ex novo dal compositore tedesco nel ‘37 del secolo scorso, non prendendo in considerazione quanto riportato su alcuni manoscritti, che come sappiamo contenevano oltre trecento canti. I temi goliardici e conviviali, amorosi e persino moraleggianti con cui immaginiamo si arricchissero le feste di questi studenti girovaghi, si sposano con le melodie ed i ritmi che Orff ha reso moderni e davvero avveniristici anche per la sua epoca, divenendo unici e riscuotendo tanto consenso ancora oggi ogni volta che li si esegue

Nonostante una amplificazione a nostro avviso eccessiva se non addirittura superflua, l’intera serata così particolare ha trovato ancora una volta nel Maestro Andrea Battistoni il condottiero ideale, certo per energia ma anche polso nel coordinare e domare orchestra, coro areniano di Salvo Sgrò e doppio coro di voci bianche diretti da Paolo Facincani e Marco Tonini che, grandi protagonisti di questa cantata, come spesso ribadito trovano formazione vincente l’essere compatti e disposti su file.  Il risultato è un equilibrio di suoni che in brani come il classico O fortuna seguito da Fortuna plango vulnera, oppure Veni, veni, venias, ecc.. risultano ricchi e avvolgenti; si fanno austeri o intimistici, ad esempio con Veris laeta facies o Amor volat undique; mentre non manca una certa lievità gioiosa in brani come Floret silva nobilis, Estuans interiusIn taberna quando sumus, per citare solo alcuni esempi di questa ricchissima raccolta. 

Mario Cassi si esprime molto bene e con voce sicura nel suo registro baritonale, ci convince meno nel falsetto, ma è interprete attento e molto espressivo.
Jessica Pratt è perfettamente a suo agio con la partitura e regala un prezioso affresco vocale con i suoi delicati interventi, coronati dal dolcissimo In trutina.     
Raffaele Pe ritorna ad interpretare con ironia il povero cigno allo spiedo in Olim Lacus colueram.

Successo pieno e festoso come ad un concerto rock per tutti i solisti, il coro ed il direttore.
Dispiace che eventi del genere non siano stati programmati per la stagione successiva, speriamo che per il futuro ci sia la possibilità di arricchire ancora il cartellone con serate come questa, peraltro molto amate e di forte richiamo.

Maria Teresa Giovagnoli




Direttore d'Orchestra          Andrea Battistoni
Maestro del Coro                 Salvo Sgrò
Baritono                                Mario Cassi
Soprano                                 Jessica Pratt
Controtenore                        Raffaele Pe



Coro di Voci bianche A.LI.VE diretto da Paolo Facincani
Coro di Voci bianche A.d’A.MUS. diretto da Marco Tonini
Orchestra, Coro e Tecnici dell'Arena di Verona






Foto Ennevi per gentile concessione Fondazione Arena di Verona