giovedì 1 gennaio 2015

METROPOLITAN OPERA THEATRE HANSEL AND GRETEL E. Humperdinck traduzione inglese del libretto originario di A. Wette a cura di David Poutney, martedì 30 dicembre 2014

" When past bearing is our grief,
Then 'tis Heaven will send relief ! "

Appuntamento tradizionale delle festività natalizie assieme al balletto The Nutcracker, Hansel And Gretel è approdato al Metropolitan nel nuovo allestimento di Richard Jones proveniente dalla Welsh National Opera e Lyric Opera of Chicago, andando a sostituire la vetusta messinscena del 1967 data per piu di 200 rappresentazioni nel corso degli anni con protagonisti del calibro di Teresa Stratas,   Judith Blegen, Tatyana Troyanos,  Federica Von Stade solo per citarne alcuni tra i più gloriosi.
Il capolavoro musicale di Humperdinck è un lavoro di un compositore vissuto sempre all'ombra creativa di Richard Wagner.


Ma si direbbe che il wagnerismo qui rappresenti un limite negativo, per quel tanto di carico e di pesante che turba non poco la fiabesca ingenuità della storia, si pensi ad esempio al massiccio accompagnamento musicale nella scena della rottura della brocca di latte al primo atto o ancora di più alla cavalcata delle streghe che apre il secondo atto, imitazione spettacolare della più famosa Cavalcata delle Walkirie.
La personalità di Humperdinck si rivela infatti più genuina, proprio la dove il debito verso Wagner è sconnesso dalla diversità del suo atteggiamento spirituale verso il problema dell'opera, rivelando un insieme di piccoli Lieder di origine popolare che entrano in funzione di caratterizzazione delle singole scene, ma lontani anni luce dalla complessa tecnica del ricorso tematico utilizzata da Wagner.
La regia pensata da Richard Jones, coadiuvato per le scene e i costumi da John Macfarlane e per le luci da Jennifer Tripton, si inserisce nel solco di quelle messinscene innovative ma non disturbative.
Trasportando la messinscena in un passato molto recente dalla nostra epoca, presumibilmente gli anni del secondo dopoguerra, la casa del creatore di scope originaria del primo atto si trasforma in una claustrofobica stanzetta di una casa del Midwest americano realizzata riducendo l'enorme boccascena del teatro neworkese di due terzi. Il bosco del secondo atto è ambientato in una casa diroccata abitata da creature fantastiche, uomini albero, cuochi obesi che soddisfano la cronica mancanza di cibo dei due fratelli coadiuvati da un cameriere\salmone e dove il buono Sandman è un mostro vecchio e rugoso e la Fata della rugiada una lavapiatti che pulisce tutto. La casa della strega del terzo atto assomiglia più ad un laboratorio mostruoso di un serial killer piuttosto che alla candida casetta di marzapane.
I due fratelli si comportano come due discoli della loro epoca, accennano  passi di Boogie Woogie nella scena della danza del primo atto, si tirano i capelli e si azzuffano clamorosamente, rompendo la brocca del latte, unico sostentamento della povera famiglia, mandando su tutte le furie una madre psicologicamente fragilissima che non vede altra via di fuga alla loro misera condizione se non quella di suicidarsi ingerendo un flacone intero di pillole.
Proposito fallito miracolosamente dall'arrivo del padre, vestito con una salopette da meccanico, che portando una sacca piena di viveri, trasforma la madre in una bulimica macchina ingerente, la quale puntualmente vomiterà il tutto nel momento in cui il padre accenna ai pericoli che corrono i due figli lasciati soli nel bosco.
Insomma una messinscena originale ma non clamorosamente innovativa, tutta giocata sulla ricerca della perfezione del particolare e su una maniacale cura nei movimenti scenici piuttosto che su una gratuita e scontata dissacralità tanto di moda ultimamente.
Il cast scelto dal Met si piega alla perfezione metronomica indicata dal regista, non risparmiandosi un momento.
I due fratelli Hansel ( una vocalmente perfetta Christine Rice dalla maschia voce contraltile e dai fiati lunghissimi) e Gretel (la chiarissima voce di  Aleksandra Kurzak è dotata di un carico vocale di tutto rispetto ma perennemente imprecisa nel settore acuto della sua parte) sudano parecchio nel danzare, azzuffarsi, lottare, preparare dolci nella casa della strega.
Il padre Peter ( un vocalmente debole Dwayne Croft) e la madre Gertrude ( una scenicamente bravissima e vocalmente perfetta Michaela Martens) creano la perfetta coppia scoppiata americana tutta sorrisi di fronte e pugnalate alle spalle.
La ricorrente scelta infelice di far interpretare la strega Marzapane ad una voce maschile, dimostra tutti i limiti del caso non solo antropologici (una strega uomo crea confusione...) ma soprattutto vocali, essendo la parte scritta da Humperdinck per voce femminile.
Robert Brubaker cavalca i salti di ottava, i trilli e tutte le girandole vocali scritte da Humperdinck per un mezzosoprano con baldanzosa precisione ma evidente affanno, risultando più convincente scenicamente che vocalmente.
Molto bene nelle loro brevi ma bellissime parti Carolyn Sproule nel ruolo del Nano Sabbiolino e Ying Fang in quella della Fata Rugiada.

Sul podio Sir Andrew Nelson, trova i momenti più felici nella prima parte dello spettacolo e in generale nei momenti in cui dominano la componente patetica e la invenzione melodica, mentre le scene del terzo atto che vedono coinvolta la strega avrebbero richiesto una più precisa incisività, verve e precisione da parte di quell'ottimo concertatore quale Nelson è.
Bravissimo il coro di voci bianche del Metropolitan diretto da Anthony Piccolo.
Successo calorosissimo per tutti da parte di un teatro strapieno di bambini di tutte le età, letteralmente stregati dalla musica di Humperdinck e dalla messinscena di Macfarlane.

Pierluigi Guadagni

LA PRODUZIONE
Direttore d’orchestra             Sir Andrew Davis
Regia                                       Richard Jones
Set & Costume Designer        John Macfarlane
Luci                                          Jennifer Tipton
Coreografia                             Linda Dobell
Traduzione                               David Pountney

GLI INTERPRETI

Gretel                                      Aleksandra Kurzak
Hansel                                    Christine Rice
Gertrude                                Michaela Martens
Strega                                     Robert Brubaker
Peter                                       Dwayne Croft

ORCHESTRA  E CORO METROPOLITAN HOUSE DI NEW YORK







FOTO  METROPOLITAN OPERA HOUSE