venerdì 18 luglio 2014

IL GALA ‘PLACIDO DOMINGO CANTA VERDI’ INTERROTTO PER PIOGGIA A META’ PROGRAMMA - ARENA DI VERONA, giovedì 17 luglio 2014

In una serata incredibilmente afosa con un pubblico che letteralmente trasbordava dalle poltroncine e dalle gradinate dell’anfiteatro veronese, pronto ad applaudire ancora una volta l’idolo di tante generazioni Placido Domingo, è stato possibile ascoltare soltanto la prima parte del concerto dedicato a Giuseppe Verdi, poiché un improvviso e persistente nubifragio ha impedito il proseguimento della serata in musica.

La seconda parte prevedeva arie e scene da I due Foscari, ma causa di forza maggiore possiamo raccontare soltanto della prima parte.
Apertura orchestrale con il Preludio de La Traviata, seguito subito dopo da ‘Lunge da lei..De’ miei bollenti spiriti’, con Francesco Meli come Alfredo ed Alice Marini nei panni di Annina. Dunque il celebre duetto dal secondo atto ‘Madamigella Valery?...’ con Placido Domingo come  papà Germont e Virginia Tola nelle eleganti vesti di Violetta.  A seguire ‘Dammi tu forza, o cielo..’ con ancora  Meli, Tola e Marini. A chiudere il segmento non poteva mancare una tra le arie più eseguite per baritono: ‘Di Provenza il mar, il suol’ interpretata da Domingo .

giovedì 17 luglio 2014

TURANDOT, G. PUCCINI – ARENA DI VERONA, mercoledì 16 luglio 2014

Per il quarto appuntamento in cartellone torna all’Arena di Verona l’allestimento di Turandot che Franco Zeffirelli realizzò per il Festival del 2010. Ancora una volta siamo immersi negli scintilii di una Pechino magica e vibrante, ove sembra che le soluzioni dei tre enigmi aleggino in ogni angolo. La speranza, quel ‘fantasma iridescente’ come le meravigliose scene color oro che abbagliano quasi a un primo sguardo; il sangue, con il rosso delle luci saggiamente disposte da Paolo Mazzon ad illuminare i draghi cinesi che minacciosamente adornano le tende pergamenacee che separano le scene; infine lei, Turandot, la principessa di ghiaccio che appare dall’alto della sua torre, distante, altera, irraggiungibile, che però si sgela di fronte alla passione ed al coraggio del principe ignoto, in cui arde proprio quel sangue rosso e passionale che lo spinge verso la dura prova d’amore.

domenica 13 luglio 2014

FRESCHE NOTE LIBRI: TULLIO SERAFIN IL CUSTODE DEL BEL CANTO, NICLA SGUOTTI (ed. Armelin Musica – Padova)

Vogliamo segnalare l’interessante libro che la musicologa e giornalista Nicla Sguotti ha dedicato al maestro Tullio Serafin, indimenticato direttore d’orchestra veneto, nato a Rottanova di Cavarzere e mentore di tanti artisti, uno su tutti la grande Maria Callas, con cui ha realizzato produzioni memorabili in teatro ed incisioni che testimoniano la ricchezza interpretativa di entrambi i musicisti. Il libro è costituito da 277 pagine tutte da gustare. Una prima parte ripercorre la carriera del musicista, a partire dagli studi di violino sin da giovanissimo tra tante difficoltà, l'iscrizione al conservatorio milanese, i primi ingaggi nel capoluogo lombardo; poi finalmente il lavoro alla Scala con il grande Toscanini ed il passaggio alla viola con cui divenne stabile nell’orchestra scaligera. Infine il debutto come direttore d’orchestra e da lì un crescendo di esperienze importanti nei maggiori teatri italiani e quindi anche all’estero. Grande merito del Maestro fu anche credere nelle nuove produzioni, nel talento dei giovani compositori e dei giovani cantanti; un uomo eccezionale oltre che grande musicista. Tutta la sua incredibile vita artistica è riccamente raccontata e documentata in questo volume da scoprire pagina dopo pagina.

LE COMTE ORY, G. ROSSINI – TEATRO ALLA SCALA DI MILANO, lunedì 7 luglio 2014

LE COMTE
C'est moi: c'est soeur Colette.
Seule, et dans cette chambre où je ne peux dormir,
Tout me trouble, et tout m'inquiète.
J'ai peur... permettez-moi... près de vous... de venir.
  
Sulla genesi compositiva de Le Comte Ory si potrebbero scrivere tomi di libri, talmente travagliata e complessa è stata la sua nascita.
Anche qui, come nell'Assedio di Corinto o nel Mosè, dietro c'è tanta musica nata per un libretto italiano: la cantata scenica del 1825 Il viaggio a Reims, che ricordiamo con i televisori e le vasche da bagno nel memorabile allestimento di Luca Ronconi; Gae Aulenti e Claudio Abbado al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 1984. Per una forma di sublime chiaroveggenza della pigrizia, Rossini sa che la musica del Viaggio è troppo bella per morire in poche repliche insieme ad un atto unico di tre ore, con un cast sterminato quanto irripetibile e un libretto un po' sgangherato legato ad un'occasione unica come l'incoronazione del truce Carlo X.

martedì 8 luglio 2014

TURANDOT, GIACOMO PUCCINI – TEATRO LIRICO DI CAGLIARI, sabato 5 luglio 2014



“ O ragazzo demente! Turandot non esiste!

Non esiste che il niente nel quale ti annulli! Turandot non esiste, non esiste!”


In questa nuova produzione del capolavoro Pucciniano del teatro lirico di Cagliari, tutto finisce bruscamente sul mi bemolle dell'ottavino che segna la morte di Liù nel terzo atto. Non c'è la musica di Alfano a completare il percorso di redenzione della principessa altera, possiamo solo immaginarlo se vogliamo o pensare che la metamorfosi non accadrà, lasciando Calaf come vincitore supremo poiché il suo nome non è stato svelato.