Oggi incontriamo un altro Artista straordinario per carattere e qualità
artistiche, una di quelle persone che fa davvero piacere conoscere e con cui
non si smetterebbe mai di parlare, tanto ha da raccontare e condividere con chi
gli sta di fronte. Claudio Sgura, baritono di classe e talento, che ha al suo
attivo i più importanti teatri al mondo, quali il Teatro Alla Scala di Milano,
il Teatro Municipale di Piacenza, Macerata, l'Astana Opera, il Verdi di Trieste,
il Regio di Parma, la Norske Opera di Oslo, l'Opera di Vienna, la Royal Opera
House di Londra, l'Opera di Zurigo, di Parigi, di Roma e San Carlo di Napoli, e la lista è davvero ancora lunghissima
anche oltre Oceano. Nonostante sia nel pieno delle rappresentazioni di Tosca al
Teatro Lirico di Cagliari, ha trovato il tempo per rispondere alle nostre
domande con franchezza e gentilezza squisita.
Descriva la sua voce a chi non la conosce e cosa secondo
lei la distingue da quella degli altri suoi colleghi.
Quello che posso dire della mia vocalità è che ho un timbro molto scuro,
quasi da Bass-Bariton, ma la mia estensione è da Baritono. Questo mi permette
di affrontare anche dei ruoli un po' più drammatici dove è richiesta oltre che
la bella voce ed il fraseggio anche una spinta maggiore interpretativa.
Naturalmente ogni artista possiede la propria verve che lo contraddistingue!
Come descriverebbe gli inizi della Sua
carriera e cosa l’ha portata a intraprenderla?
La mia carriera è iniziata con un incontro fortuito con il Soprano Maria
Mazzotta di Lecce che, innamoratasi della mia voce, mi propose di studiare con
lei canto lirico. In realtà all'epoca cantavo in Chiesa e nelle sale da ballo e
mai avrei pensato che questo mio hobby potesse diventare un giorno il mio
lavoro. Dopo qualche anno di studio con la Sig.ra Mazzotta e grazie
all'Accademia Lirica di Martina Franca ebbi l'occasione di muovere i primi
passi in Teatro.
Quindi i ricordi più cari e i momenti che Le
danno maggiore soddisfazione?
I primi anni di studio non li dimenticherò mai... Sono stati molto
difficili, ma per mia fortuna ho sempre incontrato sul mio cammino delle persone
che mi hanno sostenuto, creduto in me e tutto questo per me è motivo di grande
soddisfazione. Se non ci fossero stati quegli anni difficili probabilmente non
sarei diventato la persona che sono adesso!
E cosa avrebbe fatto se non avesse
scelto questa carriera?
Avrei continuato a svolgere il mio lavoro di
Infermiere Professionale. Infatti fino al 2004, quando decisi
definitivamente di dedicarmi solo alla musica, lavoravo in Ospedale.
Quanto
conta l’immagine oggi nel mondo del Teatro d’Opera?
Conta tantissimo! Infatti mentre in passato non si dava tanta importanza
all'aspetto fisico, adesso per avvicinare quanta più gente possibile all'opera
i registi puntano tantissimo a rendere l'opera lirica un grande spettacolo
teatrale. E questo bisogno di teatralità impone anche dei canoni particolari
sugli interpreti. Devo dire che in questo mi ritengo molto fortunato grazie ai
miei Due metri di altezza.
Come studia una partitura nuova?
Prima di tutto mi documento sull'opera e sul personaggio da interpretare.
Poi comincio a studiarlo musicalmente, tecnicamente con la mia insegnante e in
seguito con un ripassatore di spartiti.
Predilige i ruoli
drammatici oppure quelli per così dire più ‘leggeri’?
Senza ombra di dubbio quelli drammatici. Sinceramente mi sento molto più
appagato nell'interpretare ruoli più impegnativi che nel mio caso, per la
maggior parte delle volte, sono i più cattivi.
Come si concilia un mestiere
“frenetico” come il Suo con la vita familiare/privata?
Devo dire che mi ritengo una persona privilegiata proprio perché sono
sempre insieme alla mia cara mogliettina. Lei è la mia colonna portante, nonché
la mia attuale insegnante di canto e la mia forza!
E invece come gestisce il rapporto con i suoi parenti: riuscite a vedervi?
Purtroppo ho perso entrambi i miei genitori, ma ho un bellissimo rapporto con mio fratello che compensa la loro mancanza!
Il rapporto con le Regie d’Opera
tradizionali e quelle moderne?
Prediligo quelle tradizionali, però ci sono registi veramente geniali
che riescono tranquillamente a dare una lettura moderna all'opera e riscontrare
grandissimi consensi di pubblico!
Il rapporto con i direttori
d’orchestra?
Devo dire che per la mia esperienza ho avuto quasi sempre ottimi
rapporti con i direttori d'orchestra. Ho avuto la fortuna di lavorare anche con
grandi direttori quali: il M° Pappano, M° Santi, M° Gelmetti, M° Oren, M° Luisotti da cui ho imparato tantissimo! Sarebbe davvero stupendo
poter imparare le opere lavorando tanto con loro cosi come avveniva in passato!
Questo è sicuramente un mio grande rammarico...in passato si aveva
l'opportunità di curare nei minimi particolari un personaggio lirico. Oggi
purtroppo la vita frenetica del nostro secolo non ci permette di avere più la
stessa cura. Si ha meno tempo in teatro per mettere su uno spettacolo, anche e
soprattutto per problemi economici. Comunque purtroppo la crisi non è solo dei
teatri.
Ha mai sofferto di invidia o è mai
stato oggetto di invidie altrui?
Assolutamente no. Credo che l'invidia nasca da chi si sente insicuro. Non è
il mio caso! Quella che condivido è solo un pò di sana invidia che però
chiamerei più ammirazione per i grandi artisti. Cerco di catturare il più
possibile dalla loro esperienza e bravura.
Parliamo di cose più 'leggere': ha una città del mondo preferita? Dove
preferisce stare quando deve rilassarsi dopo tanto lavoro?
Questa domanda è un po' difficile perchè sono di origine pugliese,
esattamente di Ostuni, ma vivo a Ferrara e mia moglie è siciliana. Diciamo che i
luoghi preferiti sono quelli dove abbiamo i nostri affetti più cari.
Dove si mangia meglio e/o peggio?
Si mangia bene ovunque ma... W la cucina Italiana! Cibo preferito? La
pasta.....non riesco proprio a rinunciarci!
Si ritiene superstizioso?
Io??? Abbastanza!!! Quando ottengo degli ottimi risultati, le abitudini di
quel momento diventano dei veri e propri riti!
Ha tempo di dedicarsi a degli hobby,
come il cinema, la lettura o qualcos’altro di particolare che la
appassiona in modo specifico?
Mi piace molto leggere, guardare la Tv e film d'horror....purtroppo da
solo!
Ama più il giorno o la notte?
Li amo entrambi, però se dovessi scegliere, amo più il calore del sole che il
buio della notte e la penombra della luna!
I Suoi colleghi preferiti del passato e
del presente?
Primo tra tutti il Grande Cappuccilli, seguito da Bastianini. Del presente
rimangono i più grandi artisti e non solo per età anagrafica, Renato
Bruson e Leo Nucci. Naturalmente parlo della mia corda! Di grandi artisti del
passato e del presente tra tenori, soprani, mezzosoprani e bassi ne abbiamo
tantissimi!
Cosa fa poco prima di salire sul
palcoscenico?
Mi concentro, segno della Croce e via!
Come vive il rapporto con il
pubblico?
Il rapporto con il pubblico per noi artisti è fondamentale! Noi diamo il
massimo per trasmettere loro tutta la nostra arte e se abbiamo dei riscontri
positivi diamo ancora di più. Il loro consenso ci mantiene vivi e ci stimola a
fare sempre meglio.
Una domanda quasi obbligata visto il momento che viviamo: come vede questa crisi che
attraversa il settore della musica lirica?
È un momento molto difficile in ogni settore lavorativo. Naturalmente non
lo vedo bene così come non lo vede bene nessuno purtroppo! Ma tutti speriamo in
una rinascita economica che indubbiamente risanerebbe anche molti dei deficit
economici di cui soffrono adesso la maggior parte dei teatri del mondo.
Un'ultima domanda: i suoi prossimi impegni?
Melbourne – Tosca, novembre - dicembre 2014; Sydney - Tosca, gennaio - febbraio
2015; Roma – Tosca, marzo 2015; Napoli - Luisa Miller, aprile 2015; Rigoletto - Bogota, maggio 2015; Tosca - Masada, giugno 2015; La
fanciulla del West - Amburgo, Staatsoper e Milano - Teatro alla Scala, maggio e giugno 2016.
E con veramente tanta gratitudine ringraziamo Claudio Sgura per la sua
disponibilità, per tutte le cose che ci ha raccontato e gli auguriamo
tantissimi in bocca al lupo per questi importanti impegni futuri e per
tanti altri a seguire!
Maria Teresa Giovagnoli