mercoledì 1 gennaio 2014

CONCERTO PER FESTEGGIARE IL NUOVO ANNO AL COMUNALE DI VICENZA, martedì 31 dicembre 2013, ore 22,00

Se c’è qualcosa di cui la gente ha bisogno in certe occasioni è un momento per rilassarsi, divertirsi, e passare quindi delle ore serene all’insegna del buon umore. Tutto ciò può la musica, ed alla fine di un anno difficile per tutto il Paese è quel che ci vuole per augurarsi che il successivo sia quanto meno più sereno. Così il concerto di fine anno al Comunale di Vicenza ha voluto essere all’insegna della danza e della leggerezza, con la bellezza delle note delle sinfonie operistiche di Rossini e Mozart,  delle melodie di Verdi, a concludere l’anno a lui dedicato, la delicatezza di Lehar e qualche incursione negli immancabili pezzi degli Strauss per approdare con più ottimismo al 2014.

L’Orchestra del Teatro Olimpico ha offerto due tra le più celebri ed ascoltate ouverture delle opere di Gioachino Rossini: quella del Barbiere di Siviglia e della Gazza Ladra. A seguire W.A. Mozart e la sua ouverture da ‘Le nozze di Figaro’, il valzer ‘Fruehlingsstimmen’ di J.Strauss junior, e non poteva mancare il suo ‘An der schoenen blauen Donau’.
Ancora una volta la OTO ha mostrato di sentirsi particolarmente a suo agio col proprio direttore musicale. Il Maestro Giampaolo Bisanti con la sua solita energia ha ormai un ottimo feeling con i ‘suoi ragazzi’, e trae dai loro strumenti la giusta espressività, adattandosi allo stile proposto. Così per questa serata spensierata, evitando di staccare ritmi troppo serrati e donando una certa delicatezza di insieme, l’orchestra è stata equilibrata e mai sopra le righe e soprattutto mai sopra i solisti, pur ponendosi con gran personalità.

Per una indisposizione dell’ultimo minuto, l'annunciata Monica Tarone non ha potuto essere presente alla serata. Al suo posto una elegantissima Gladys Rossi ha interpretato dalla Traviata di Giuseppe Verdi ‘E’ strano…sempre libera’, con grinta e disinvoltura, che le sono valsi applausi molto convinti, ed inoltre la Canzone di Vilja da La Vedova allegra di Franz Lehar, ed il romantico duetto ‘Tace il labbro’ col baritono Emilio Marcucci. Quest’ultimo ha voce sicura ed ampia, è un interprete molto espressivo e davvero spigliato anche nelle arie che ha eseguito da solo: lo scioglilingua rossiniano  del mitico Figaro: ‘Largo al factotum’ da Il Barbiere di Siviglia, e la simpaticissima ‘Udite, o rustici’, del furbo Dulcamara dell’ Elisir d’amore di Gaetano Donizetti.

Nella fase centrale della serata, l’adolescente del momento, il violinista Giovanni Andrea Zanon,
ha eseguito quello che può già essere considerato un suo cavallo di battaglia, il ‘Capriccio Basco’ per Violino ed Orchestra di Pablo de Sarasate. Il giovane virtuoso ha ormai saldo in repertorio il pezzo, e con la sua asticella fa vibrare le corde del violino accarezzandole ora con dolcezza, ora con vigore, con l’orchestra a seguirlo in simbiosi, col suono che si mescola e si fonde in maniera straordinaria. Ma è il bis che suscita incanto e commozione: la splendida e celeberrima Romanza per Violino e Orchestra n.2, op. 50 di L.V. Beethoven. Il momento più intenso della serata, lasciando in apnea la platea fino all’ultima nota, ed al conseguente scroscio di applausi al termine.

Dopo il brindisi di mezzanotte, chiusura di forza energica con la ‘Marcia di Radetzky’ di Johann Strauss senior, che non può mancare in un concerto del genere, ed un improbabile e gradevole duetto soprano/baritono, in cui Rossi e Marcucci hanno improvvisato il ‘Brindisi’ della Traviata, con grande divertimento del pubblico.
La serata, in diretta sulle tv venete TVA Vicenza e TeleChiara, presentata con grazia e competenza da Elisa Santucci, ha registrato una folta presenza e molto entusiasmo tra il pubblico.

MTG