mercoledì 12 giugno 2013

L’ITALIANA IN ALGERI, GIOACHINO ROSSINI - TEATRO REGIO DI TORINO, martedì 11 giugno 2013,ore 15,00.


Non è una novità che le donne del nostro bel paese abbiano una fama di grandi amatrici, siano 'disinvolte e scaltre', e pertanto capiti molto spesso che.. 'suol restar gabbato chi le vorria gabbar'. Ben lo sapeva Gioachino Rossini che, nel comporre questo autentico divertimento in musica, esaltò a pieno tali qualità delle sue connazionali. E ovviamente l' eroina rossiniana, Isabella, è molto astuta, brillante, e sa sfruttare la situazione sempre a suo vantaggio. Il libretto fu di Angelo Anelli, il quale lo scrisse per il compositore Luigi Mosca,  ed il soggetto e libretto stesso con qualche modifica furono poi ripresi da Rossini  per la sua versione, che fu rappresentata per la prima volta nel 1813 a Venezia, e poi rimaneggiata in versioni successive.

E se un fatto di cronaca, come si sa, ispirò l'autore, i temi e le giocose situazioni in scena sono sempre attualissime. Un marito ricco ed annoiato, una moglie che non vuole lasciarlo andare perché ancora innamorata, la bella disinvolta che fa girare la testa a tutti, e naturalmente una storia d'amore a guidare le trame del racconto con tutte le situazioni che il libretto offre con maestria e perizia. 

Del resto pare che tra gli estimatori di quest'opera ci fosse Stendhal, che  amò sempre molto la nostra arte in tutte le sue manifestazioni. E se poi la produzione che fa da sfondo alla storia è ben costruita e dispone di un cast affiatato, lo spettacolo è garantito.

Il regista Vittorio Borrelli  ha creato qualche anno fa questa messa in scena con Claudia Boasso per il Regio, splendidamente tradizionale, coloratissima, ricca, che ci cala direttamente nel palazzo del bey di Algeri. Abbiamo arredi lussuosi, cuscini, divani, letti enormi, tutto il lusso che un ricco e tracotante Sultano può permettersi.  Non mancano gli sketch burleschi, i doppi sensi creati dagli elementi scenici stessi, in un'atmosfera serena e veramente divertita, che ha coinvolto il pubblico sin dalla prima scena. 

E sicuramente si e' divertito Simone Alberghini nel ruolo del Bey di Algeri. Chiamato a sostituire il collega Lorenzo Regazzo, ha offerto sì una interpretazione giocosa, ma non caricaturale, del prepotente beffato. Il suo personaggio non fa lo sciocco per forza, anzi mostra maturità ed intelligenza anche nella sconfitta e rassegnazione finale, rendondo il suo ruolo molto credibile. Il timbro deciso e corposo della voce del basso completano la performance.

Centrata anche la bella Isabella di Daniela Pini: scaltra al punto giusto, intrigante e molto disinvolta, padronissima della scena, delizia con le sue agilità e la sua timbrica scura e piena da donna sicura di sé. 

Antonino Siragusa è un simpatico Lindoro. Cristallino il suono dei suoi acuti, con  una setosità che si addice molto ai ruoli rossiniani per colore della voce,  e convince bene nel ruolo dell'innamorato affezionato.

La moglie del bey ci piace per lo spirito con cui ha gestito il ruolo: Linda Campanella è spigliata e con la sua voce acuta e sottile riesce comunque a riempire l'ampia sala del teatro.

Marco Filippo Romano e' un perfetto Taddeo, le espressioni del volto che riesce ad assumere sono spassose, il suo ruolo e' veramente da 'macchietta' ed il baritono si propone nei siparietti richiesti con spirito e professionalità, coadiuvato da una resa vocale che ne esalta le caratteristiche. Altrettanto spigliati Federico Longhi e Alessia Nadin  nei rispettivi ruoli di Haly e Zulma, la cui resa vocale premia una interpretazione convincente ed affiatata. Infine divertente anche l'interpretazione del mimo Marco Cabras in veste di chef; molte scene a volte non sarebbero così divertenti senza la collaborazione di questi preziosi artisti.

Particolare menzione va a coro ed orchestra del Teatro Regio. Corposo e' il suono di insieme dei coristi e ben si amalgama con efficacia alle voci dei protagonisti, ottimamente diretto dal Maestro Claudio Fenoglio.
Il Direttore d'orchestra Daniele Rustioni dona classe e perfezione ad uno spartito che da molti è definito come tale. Guida sicuro, brioso e con ottima intesa i musicisti, offrendo ritmi e colori vibranti ed accesi. L ' orchestra si esalta, si fonde nell'insieme, non copre mai i cantanti, anzi li accompagna con gusto e precisione.

Pubblico entusiasta, omaggia tutti gli interpreti ed il direttore d'orchestra con caldi applausi e svariate chiamate sul palco. Un pomeriggio di pura serenità per tutti.
MTG
  

LA PRODUZIONE

Direttore d'orchestra
Daniele Rustioni
Regia
Vittorio Borrelli
Scene
Claudia Boasso
Costumi
Santuzza Calì
Luci
Andrea Anfossi
Maestro del coro
Claudio Fenoglio

GLI INTERPRETI

Isabella, signora italiana 




Daniela Pini
Lindoro, giovane italiano,
schiavo favorito di Mustafà 
Antonino Siragusa
Mustafà, bey d'Algeri
Simone Alberghini 
Elvira, moglie di Mustafà 
Linda Campanella
Taddeo, compagno d'Isabella  
Marco Filippo Romano 
Haly, capitano dei corsari
algerini 
 Federico Longhi
Zulma, schiava confidente
di Elvira 
Alessia Nadin
Lo chef mimo
Marco Cabras


Maestro al cembalo
Giannandrea Agnoletto

Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento Teatro Regio