venerdì 3 maggio 2013

OTELLO, GIUSEPPE VERDI – TEATRO LIRICO DI CAGLIARI, giovedì 2 maggio 2013, ore 20,30


Inaugurazione della Stagione Lirica 2013 all’insegna del genio verdiano.
Una delle opere più difficili da mettere in scena e scelta coraggiosa di una rinnovata ed autorevole Direzione Artistica.
Otello è opera complessa per diverse ragioni: grandi scene d’assieme, vocalità sfogate ed esasperate fino ai limiti tecnici più difficoltosi ed orchestrazione densa, virtuosistica e di difficile tenuta.
Lo spettacolo andato in scena ieri sera è stato da un punto di vista registico piuttosto interlocutorio. La regia di Eimuntas Nekrosius è criptica, nebulosa e totalmente avulsa dalla vicenda shakespeariana e dalla sua rielaborazione di Boito.

I protagonisti si muovono disorientati su una scena moderna, insignificante e priva di qualsiasi riferimento anche logico al contesto storico e sociale della vicenda.
Orribili i costumi come pure i movimenti grotteschi e poco intelligenti delle masse corali e dei singoli personaggi.

Il palcoscenico vedeva alcune eccellenze e alcune perplessità. Splendida e centrata la Desdemona di Cinzia Forte; accorata, partecipe e dalla linea di canto purissima. La Forte è artista dalla voce morbida, ben proiettata in sala ed è artista capace di trasmettere tutta la sofferenza e la commozione del suo ruolo nonostante una regia sciagurata la costringesse a movimenti assurdi e del tutto incoerenti.

Paolo Gavanelli è stato un Jago intenso e dalle grandi qualità vocali ed interpretative; perfido, maligno, accattivante e sottile alla bisogna sfoggiando un timbro imponente, una tecnica agguerrita ed un colore adattissimo a questo repertorio.
Discreto il Cassio di Cristiano Cremonini come pure il Roderigo di Mirko Guadagnini.
Eccellente prova per l’Emilia di Giovanna Lanza che con la sua voce ampia, scura, quasi contraltile ha disegnato con i giusti accenti un’Emilia pressoché perfetta dimostrandosi artista di razza, un lusso per un ruolo tutto sommato marginale.

Ottime la voci gravi di Ziyan Afteh come Lodovico, Francesco Cardinale nella parte di Montano e Alessandro Perucca in quella dell’Araldo.

Purtroppo il monumento del protagonista sia vocalmente che interpretativamente ieri sera è mancato.
Kristian Benedikt si presenta a Cagliari con voce piccola, opaca, non a fuoco nel registro di passaggio, poco appoggiata negli acuti e nei gravi e con un timbro afflitto da una consistente e persistente presenza d’aria. Il personaggio è volgare e l’artista provo di qualsiasi aderenza stilistica alla parola italiana e al senso di ciò che sta cantando.

Il coro diretto da Marco Faelli ha dimostrato di essere di qualità superiore grazie a tutte le sezioni che lo compongono e ad una duttilità scenica veramente impressionante.

Protagonista indiscusso della serata il Maestro Giampaolo Bisanti che, alla guida di una straordinaria orchestra, eccellente nelle sezioni degli archi come in quelle dei fiati, trascina l’intero racconto verdiano attraverso delicatissimi ricami orchestrali, improvvisi lampi e splendide scene d’assieme.
Accompagna i cantanti gestendo gli equilibri tra palcoscenico e buca (quest’ultima davvero grande) in modo perfetto; la narrazione è sempre tesa e vibrante, il gesto ampio e chiarissimo per un risultato musicale di livello straordinario.

Al termine della serata è arriso un caldo successo per tutti i protagonisti con punte di entusiasmo e ovazioni per Bisanti e qualche isolata contestazione per il tenore; peccato non aver potuto applaudire o dissentire il regista e il suo staff dato che non hanno avuto il rispetto di presentarsi né singolarmente né con gli altri protagonisti della serata alla ribalta per ringraziare il pubblico.

LA PRODUZIONE
Maestro concertatore e direttore    Giampaolo Bisanti
Regia                                                 Eimuntas Nekrosius
Scene                                                 Marius Nekrosius
Costumi                                             Nadezda Gultiajeva
Luci                                                   Audrius Jankauskas
Maestro del coro                              Marco Faelli
Maestro del coro di voci bianche    Enrico Di Maira

GLI INTERPRETI
Otello                                                 Kristian Benedikt 
Desdemona                                       Cinzia Forte 
Jago                                                   Paolo Gavanelli 
Emilia                                                Giovanna Lanza
Cassio                                                Cristiano Cremonini
Roderigo                                           Mirko Guadagnini
Lodovico                                           Ziyan Atfeh
Montano                                           Francesco Cardinale
Un araldo                                          Alessandro Perucca

Orchestra e Coro del Teatro Lirico
Coro di voci bianche del Conservatorio Statale di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina" di Cagliari

Allestimento della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari