domenica 26 maggio 2013

IL MEMORIAL TULIO BESA AL GIOVANE E TALENTUOSO GIOVANNI ZANON - AUDITORIUM FONATO DI THIENE, sabato 25 maggio 2013, ore 20,30

E’ nata una stella! Serata dedicata al vincitore del premio Memorial Tullio Besa all’auditorium Fonato di Thiene, inserita all’interno della rassegna musicale Thiene Classica, che ha visto numerosi interpreti di prestigio alternarsi nell’ambito della programmazione di quest’anno. E di prestigio è sicuramente anche questo giovane talento, il violinista Giovanni Andrea Zanon, che ha più che degnamente meritato questo riconoscimento per tecnica, passione e totale dedizione al suo lavoro, nonostante abbia soltanto quindici anni. Il premio istituito nel 2002 è stato consegnato al termine del concerto dalla ideatrice e curatrice dell’evento, la Sig.ra Gigliola Trentin Besa, in ricordo del marito appassionato di musica e amante dei giovani talenti. In una serata speciale, il giovane premiato ha offerto un concerto di incredibile difficoltà esecutiva e intensità interpretativa. Ad accompagnare il giovane veneto, con perizia e grande feeling, il Maestro Pierluigi Piran al pianoforte.
Il programma ha previsto l’esecuzione della Sonata per violino in sol minore, detta Il trillo del diavolo, di Giuseppe Tartini, vissuto tra il diciassettesimo ed il diciottesimo secolo, famosa per essere incredibilmente impegnativa. Si racconta che sia addirittura ispirata ad un sogno del compositore in cui avrebbe visto apparirgli il diavolo che gli avrebbe ispirato le melodie su cui si basa. Un pezzo che inizia appunto soavemente quasi come una ninna nanna carica di pathos, per poi sfociare in un turbinio di note virtuosistiche che richiamano ad una danza vorticosa.

Si va avanti di un secolo con H. Wieniawski e la sua Fantasia Brillante sul tema di Gounod ‘Faust’, pezzo di incredibile intensità emotiva, per le note sottilissime che diventano quasi ultrasuoni e si sposano in un dialogo dolce col pianoforte. Anche in questo caso la calma apparente iniziale si trasforma in un vortice di ritmi serratissimi, in cui i suoni esplodono letteralmente dal violino dell’Artista.

Con P. I. Tchaikovsky, e la sua Meditation, op. 42 in Re minore,  restiamo nel diciannovesimo secolo per la malinconia delle atmosfere russe, altro brano di difficoltà esecutiva impressionante e assolutamente di atmosfera e ricco di accenti, per poi finire con  H. Vieuxtemps, autore belga vissuto sempre nell’ottocento, con il meraviglioso Concerto  n° 5 op 37 in La minore, il più noto del compositore, in cui l’alternanza di vivacità e dolcezza estreme richiamano alla sensazione della quiete dopo una tempesta inarrestabile.
Bis del difficilissimo e appassionato Streghe op. 8 del genio Paganini.

Non basterebbe un libro intero per descrivere cosa Giovanni è in grado di dare con il suo strumento, bisogna ascoltarlo e vederlo. L’agilità con cui si muove, con cui le sue piccole dita pizzicano le corde o le accarezzano con l’archetto, oppure le sollecita a viva forza, sono indescrivibili. Lo sguardo del giovane è spesso rivolto al suo violino, come se stesse ordinandogli di fare esattamente ciò che ha in mente, e pone sempre lo strumento innanzi a lui quando riceve gli applausi come a dire che il merito è tutto dell’oggetto ‘incantato’. Sembra quasi che le note fuoriescano da sole, e tutto è in completa simbiosi durante l’esecuzione: le mani, la mente, il cuore, ed anche il corpo, che accompagna le note passo passo. Studio e dedizione evidenti nella perizia tecnica dimostrata che lo porterà verso grandi mete. Un ragazzo di una semplicità estrema che diventa un leone quando comincia a suonare. Straordinario!

E prima del premio Tullio Besa già altri riconoscimenti gli sono stati tributati, ultimo proprio fresco di pochi giorni, il premio come vincitore in una competizione durissima a Novosibirsk, in Siberia, ove oltre al titolo di primo assoluto, ha ricevuto anche il premio speciale ‘Regina Sofia’ per ‘miglior talento del concorso’, nonché il premio speciale per la sua interpretazione dell’ ‘anima russa’. 

Non c’è che dire, sentiremo parlare a lungo di questo talento e gli facciamo un immenso in bocca al lupo ringraziandolo per l’emozione che ha regalato ad un auditorium letteralmente in adorazione e pieno fino a scoppiare, tanto da richiedere l’aggiunta di altre sedie in sala; una bella soddisfazione per l’arte e la musica italiana in un momento così difficile.
Serata incantata, ad maiora!

MTG