domenica 17 marzo 2013

MACBETH, GIUSEPPE VERDI – TEATRO VERDI DI TRIESTE, SABATO 16 MARZO 2013, ore 15,30


Un successo che è iniziato sin dallo scorso autunno, quando questa produzione di Macbeth di Giuseppe Verdi ha calcato le scene del teatro G.B Pergolesi di Jesi, per poi proseguire con altrettanto consenso a Genova al Carlo Felice, e ancora trionfalmente al Verdi di Trieste.
Raramente si ha la fortuna di assistere ad una combinazione così ben riuscita di regia, scene, costumi, e perfino luci, come si è potuto vedere per questo allestimento. Fondamentale in ciò la volontà di rendere giustizia a quanto il compositore avesse in mente nella sua realizzazione, nello scavare profondamente nelle intenzioni dell’autore, così che musica, canto, recitazione, e impatto visivo siano l’una il completamento dell’altro.
Come si è detto più volte, l’impatto visivo è nel complesso onirico, quasi delirante, ove fondamentali sono gli effetti che le proiezioni tridimensionali offrono all’occhio dello spettatore. Con dei teli speciali che scendono dall’alto e si muovono per creare giochi di profondità e movimento, o degli specchi opportunamente posizionati per raddoppiare lo spazio a disposizione, si susseguono le ambientazioni oscure e quasi senza tempo di questo viaggio nell’animo umano, che è il grande capolavoro shakespeariano, musicato da un Verdi che amava particolarmente il genio britannico.

Il potere è una forza capace di sollevare fin quasi all’onnipotenza il nostro Macbeth, aizzato da quella che tutti sanno essere la sua perfida Lady. I due coniugi sono amanti e complici nei misfatti che li portano alla grandezza. Ma chi troppo in alto vuole volare rischia inevitabilmente la caduta come l’Icaro della mitologia greca. Così cade Lady Macbeth in preda ai suoi stessi tormenti ed allucinazioni, e cade Macbeth stesso per mano del ‘Nato di donna’, o meglio ‘strappato … dal seno materno’.
La spettacolarità di questo allestimento sta nella genialità del suo creatore, Josef Svoboda, sapientemente ricostruito da Benito Leonori, nella regia intelligente di Henning Brockhaus, unitamente ai costumi in stile Samurai di Nanà Cecchi che si fondono all’unisono con ciò che è intorno quasi a completarne le proiezioni.

Con un materiale del genere, la musica ed il canto sono il perno intorno a cui questa meraviglia ha preso vita.
Il perfido Macbeth è  Fabián Veloz. Il baritono ha saputo fondere una bella voce piena di baritono e dall’impasto accattivante, con una interpretazione centrata. Senza fatica supera gli ostacoli che il suo ruolo gli pone sul cammino, ben figurando su tutta la gamma della sua tessitura. Il suo personaggio trasmette sì perfidia e fierezza all’inizio, ma è riuscito anche a sottolineare la dipendenza dalla consorte, che lo ammalia con l’erotismo e con la chimera del potere politico, conducendolo alla disfatta finale, anticipata da un’ultima aria sentitamente eseguita.

Dimitra Theodossiou ha dato molto alla interpretazione sul palco. La sua Lady è molto sinuosa e sensuale, cammina quasi strisciante come un serpente tentatore, una Eva che trascina con sé il suo sposo nella perdizione, una strega essa stessa, sì da indossare la medesima maschera delle fattucchiere quando entra in scena, a sottolineare quanto di misterico ci sia nel suo ruolo. Un ruolo reso superando le arie celebri con perizia, offrendo i suoi filati acuti e sottilissimi, e naturalmente dando sfogo a tutta la sua potenza nei momenti più concitati. Anche nella scena del sonnambulismo, voce e movenze hanno sottolineato la passionalità del personaggio, ricevendo il meritato applauso al termine.

Interessante il Banco di Paolo Battaglia, che ha un colore di basso maturo, dal velluto particolare, profondo e vibrante, offerto unitamente ad una buona resa del suo personaggio. Anche Armaldo Kllogjeri ha ben figurato nel ruolo di Macduff: voce tenorile non di potenza, ma chiara e di bella pasta. Discretamente figura nella sua aria controllando gli acuti senza particolarmente sforzare.  

Giacomo Patti offre il breve ruolo di Malcom con   buona interpretazione, e nel ruolo di Medico  un buon Dario Giorgelè, affiancato da Sharon Pierfederici che con la sua voce scura da vita al ruolo della Dama. Completano il cast nei brevissimi ruoli il Domestico, Stefano Consolini, il Sicario di Francesco Musinu, e l’Araldo, Hektor Leka.   
Le Apparizioni per questa produzione sono state diligentemente eseguite in alternanza da Erica Benedetti, Emma Orsini, Irene Dussi, Francesco Felician.

Una particolare menzione va al bravo Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste” diretti da Cristina Semeraro, ed allo straordinario Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste. Ottimamente reso il ruolo delle Streghe, che sono esse stesse gran protagoniste sulla scena, nonché bravissimo ed omogeneo il settore maschile; davvero ben preparati tutti dal Maestro Paolo Vero.

E se gli interpreti hanno potuto e saputo valorizzare le proprie doti è soprattutto merito della grande esecuzione musicale operata dall’Orchestra Triestina sotto la bacchetta di Giampaolo Maria Bisanti. Come sempre, ha mostrato anche con questa compagine orchestrale come seguire i dettami della partitura, creando il consueto equilibrio di suoni, dinamiche, ed una fusione perfetta col palcoscenico. Il suono è morbido, efficace, asciutto e dal ritmo serrato quando serve,  mai sopra le righe. La sua grande esperienza si percepisce dall’inizio alla fine dell’opera.
Applausi per tutta la compagnia, e come c’era da aspettarsi, ovazioni per  Theodossiou, Veloz, ed il Maestro Bisanti.
Come spesso ci piace affermare dopo una produzione così straordinaria: che bella serata, grande soddisfazione per tutti!
MTG


LA PRODUZIONE

Maestro Concertatore Giampaolo Maria Bisanti
e Direttore
Regia e Luci              Henning Brockhaus
Scene                          Josef Svoboda
Ricostruzione  dell’
allestimento scenico  Benito Leonori
Costumi                     Nanà Cecchi
Coreografie               Maria Cristina Madau
Maestro Del Coro     Paolo Vero
Assistente alla regia
e alla Coreografia     Valentina Escobar

GLI  INTERPRETI

Macbeth                    Fabián Veloz
Banco                         Paolo Battaglia
Lady Macbeth          Dimitra Theodossiou
Dama di                     Sharon Pierfederici
Lady Macbeth
Macduff                    Armaldo Kllogjeri
Malcom                      Giacomo Patti
Medico /                     Dario Giorgelè
Prima Apparizione
Domestico                  Stefano Consolini
Sicario                        Francesco Musinu
Araldo                       Hektor Leka
Le Apparizioni          Erica Benedetti, Emma Orsini, Irene Dussi, Francesco Felician


Con la partecipazione
della Civica Orchestra di Fiati “Giuseppe Verdi” - Città di Trieste
e solisti del Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste” diretti da Cristina Semeraro
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico
“Giuseppe Verdi” di Trieste diretti da Paolo Vero

NUOVO ALLESTIMENTO IN COPRODUZIONE TRA
FONDAZIONE PERGOLESI SPONTINI DI JESI
FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
E FONDAZIONE TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA