lunedì 25 febbraio 2013

SEDA ORTAC, CARLO VENTRE, SIMONE PIAZZOLA, MARCO SPOTTI PER VERONA LIRICA, DOMENICA 24 FEBBRAIO 2013


Il circolo Verona Lirica prosegue con i suoi concerti all’insegna della bella musica ed assegnando il premio alla carriera agli artisti che si sono resi meritevoli in questi anni di rappresentazioni di successo in giro per il mondo. Ieri è stata la volta del tenore Carlo Ventre e del baritono Silvano Carroli, il primo per i successi che ottiene da anni con grandi consensi nei principali teatri d’Opera, in particolare per il suo modo di interpretare il ruolo di ‘Radames’ nell’ Aida di Giuseppe Verdi; il secondo per celebrare tutta la sua onorata carriera da baritono, in produzioni storiche che difficilmente si vedono oggigiorno (come egli stesso ha sottolineato nel ringraziare i presenti). Uno schermo sul palcoscenico ha mostrato una storica esecuzione della cabaletta ed aria di Ezio dal verdiano Attila, interpretate qualche anno fa in Arena dal baritono, con grande commozione del presidente dell'Associazione Tuppini ed applausi di riconoscimento del pubblico.

La squadra messa a punto per il concerto ha visto impegnati il tenore premiato, insieme al soprano  Seda Ortac, il baritono Simone Piazzola, ed il basso Marco Spotti, come sempre accompagnati dal Maestro Patrizia Quarta al pianoforte, con mano consapevole e puntuale.

Il soprano Seda Ortac ha offerto arie di Abigaille dal Nabucco di Verdi, dalla Gioconda di Ponchielli, dalla Turandot di Puccini, ed in duetto con Ventre l’aria dalla Tosca di Puccini ‘Mario! Mario!..’, nonché ‘Pur ti riveggio, mia dolce Aida’ , naturalmente di Verdi. La voce del soprano è certamente di timbro molto acuto, ed infatti nel registro di testa offre le migliori prestazioni, anche con buon volume d’emissione, tant’è che l’aria ‘In questa reggia’ ci è parsa la migliore, proprio perché più adatta a queste caratteristiche; certamente ha le doti per migliorare anche la gamma centrale, ove il suono tende leggermente ad indebolirsi.

Carlo Ventre, oltre ai duetti con la collega, ha cantato arie dalla Manon Lescaut di Puccini, l’immancabile ‘Nessun dorma’ dalla citata Turandot, ed il bis a ringraziamento del premio, ‘Granada’, ove la sua potenza di emissione ha potuto essere sfogata liberamente, mentre il talaltre esecuzioni potrebbe essere anche più contenuta.
Come ormai ci ha abituati, il baritono Simone Piazzola ha eseguito con classe ed intensa partecipazione le sue arie, rendendo quasi possibile immaginare un palcoscenico allestito per una produzione intera, tanto egli si immedesima in ciò che esegue, senza mai essere eccessivo, con grazia e bella voce piena da baritono: arie dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti, dalla Traviata di Verdi, nel cui ruolo di Germont è particolarmente a suo agio, e la meravigliosa ‘Morte di Rodrigo’ dal Don Carlo, sempre di Verdi.

Infine, il basso Marco Spotti ha eseguito arie dal Macbeth,  I Masnadieri ed il Simon Boccanegra di Verdi, e dalla Gioconda di Ponchielli, con timbro di basso di buona forza, ma che potrebbe donare di più in quanto ad interpretazione.
Con la consueta targa agli artisti premiati per la loro presenza, ed un accenno al duetto d’amore Zerlina/Don Giovanni dalla celebre opera di Mozart di Carroli con l’esordiente Anna Consolaro, si è chiuso anche questo festoso concerto domenicale, presentato anche stavolta dal simpatico  Davide Da Como della Fondazione Arena di Verona.

MTG