sabato 8 dicembre 2012

UN BALLO IN MASCHERA, GIUSEPPE VERDI – TEATRO SOCIALE DI ROVIGO, venerdì 7 Dicembre 2012, ore 20.30


Una nuovissima produzione va al merito del Teatro Sociale di Rovigo, che quest’anno sta spolverando per i suoi affezionati melomani titoli impegnativi ed interpreti di livello internazionale, capaci di regalare emozioni sempre più forti al suo pubblico.
Questa splendida opera verdiana, ispirata al dramma di Eugène Scribe 'Gustave III, ou Le bal masqué', andò in scena in primis il 17 febbraio 1859 a Roma, Teatro Apollo. 
La visione dell’opera che ha concepito Ivan Stefanutti può sicuramente definirsi originale, di forte impatto, e coloratissima, se ci si sofferma sui costumi. Alla base di tutto la centralità dei sentimenti e delle passioni che dilaniano il Conte e la sua amata Amelia,  innamorata  ma sposa di un altro, come nel più classico dei triangoli amorosi. Un ‘altro’ che è però il magnanimo e buon Governatore della colonia inglese di Boston, che a sua volta è minacciato di morte dai suoi nemici, ed il cui destino non tarda a compiersi in una sera di festa durante lo ‘splendidissimo’ ballo nella sua casa, ove le maschere celano e svelano gli intrecci di questa storia drammatica di amori e rivalità.

A sfondo di tali accadimenti, dimentichiamo il XVII secolo, ambientazione originaria, per ritrovarci nel nostro tempo con ambienti piuttosto essenziali, basati su due piattaforme nere fisse sui lati del palco, su cui fanno da ‘arredo’ alcuni elementi significativi. Molto semplici la sala della casa del Governatore nel primo atto e lo studio del segretario Renato nel terzo. Di forte impatto invece nel secondo atto il teschio enorme che pende dall’alto, una sfera luminosa in primo piano, mentre nubi minacciose sono proiettate su di uno schermo in fondo, per ambientare l’abituro dell’indovina Ulrica. Una tempesta di lampi luminosi accoglie Amelia nel terribile campo, ove si erge la forca nel secondo atto. Il salone della festa infine presenta una serie di stelle sullo sfondo e persino una gigantesca dal soffitto, fasci di luce a festa, ed una fila di bandiere sul retro. Il tutto completato da coloratissimi costumi, talvolta notevolmente eccentrici, e maschere di vario genere indossate dalla compagine di Ulrica e poi dagli invitati al ballo finale.
Magnifica e tecnicamente convincente, la Amelia di Dimitra Theodossiou. Il soprano riesce a dar vita ad un personaggio forte, intensamente interpretato, che lascia col fiato sospeso ed ipnotizza ad ogni sua entrata in scena. La sua voce è emessa con sostegno ragguardevole, non mostra alcuna fatica qualunque nota essa emetta, arriva ovunque in sala e riesce a sovrastare sempre l’orchestra, senza mai colpire sui suoni. Sicura ad ogni passaggio, i suoi piano sono ben sostenuti, gli acuti senza sbavature, guadagna una autentica ovazione per la splendida interpretazione dell’aria ‘Morrò - ma prima in grazia’ nel terzo atto. Una classe innata che si combina perfettamente col suo personaggio.
Al suo fianco nel ruolo di Riccardo il tenore Mario Malagnini. Ieri sera ci è parso in buona forma e la sua voce ha un bellissimo colore che si sposa bene con quello della sua partner. L’impressione generale è che il tenore sia sempre un po’ trattenuto, anche nelle note più spinte,  nell’emissione vocale, forse prudentemente dosata nel corso della recita; come pure la sua interpretazione potrebbe essere ancora più coinvolgente. Bello il duetto con Amelia nel secondo atto, ove mostra la sua raffinatezza di interprete, lasciando correre la sua voce verso le meravigliose note in simbiosi col suo amore impossibile.
Non convince pienamente  Giovanna Lanza nel ruolo di Ulrica. La voce ha un bel timbro, ma sforza leggermente nel registro più acuto e si incupisce un po’ troppo quando si tratti di avventurarsi nel registro grave. Probabilmente il ruolo non è adatto al suo tipo di vocalità, sarebbe interessante sentirla in altri contesti.
Renato è il baritono Igor Golovatenko. Le sue arie sono interpretate con accorato entusiasmo, ma la sua voce presenta qualche incertezza nei suoni gravi. Talvolta si spinge poco e a fatica nelle emissioni più acute, pur presentando un registro medio di buon livello.
Convincente a pieno invece Paola Cigna che interpreta il paggio Oscar. Bellissimo colore la voce, ben emesse le note più pericolose così come i pianissimo, sicura nei suoi interventi, ben calata nel ruolo, ha dato vita al suo personaggio con intelligenza e buona preparazione vocale.
Discreti anche i comprimari Davide Luciano, che ha offerto una buona e convincente resa del ruolo di Silvano, come anche Enrico Rinaldo e Stefano Rinaldi Miliani, rispettivamente i congiurati Samuel e Tom, pur non precisissimi questi ultimi.
Bella la cornice e buona la prova canora offerta dal Coro Lirico Veneto diretto dal Maestro  Giorgio Mazzucato.
L’orchestra Filarmonia Veneta è stata diretta dal Maestro Stefano Romani. Molto concentrato sulla gestione della buca, ci è sembrato meno attento agli accadimenti in essere sul palco. Un po’ troppo ‘regolare’ l’esecuzione globale, che non ha reso a pieno le sfumature e le emozioni della bellissima partitura verdiana. Generalmente ci si aspettava un suono meno ‘prepotente’, che si adattasse alla sala non grandissima del bel teatro rodigino.
Applausi per tutti al termine della rappresentazione, pubblico in delirio per i due protagonisti principali.

Un plauso infine all’organizzazione del Teatro Sociale di Rovigo, che in collaborazione col Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti,  si sta impegnando seriamente per portare sempre più interesse sulle sue produzioni e sulla cultura della sua Provincia, per  quella che è una delle più sublimi arti, e che fa ben sperare per il futuro dell’Opera nel nostro paese.
MTG


LA PRODUZIONE

Maestro concertatore           Stefano Romani
e direttore d’orchestra        
Regia  scene e costumi          Ivan Stefanutti
Light designer                        Claudio Schmid
Coreografo                            Fabrizio Paganini
Maestro del coro                  Giorgio Mazzucato

GLI INTERPRETI

Riccardo        Mario Malagnini
Renato           Igor Golovatenko
Amelia            Dimitra Theodossiou
Ulrica             Giovanna Lanza
Oscar             Paola Cigna
Silvano           Davide Luciano
Samuel           Enrico Rinaldo
Tom                Stefano Rinaldi Miliani

ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
CORO LIRICO VENETO

Nuova produzione e nuovo allestimento del Teatro Sociale di Rovigo, del Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti